L’amministratore di sostegno
Vi è mai capitato di dover gestire le questioni legate all’amministrazione quotidiana di un vostro parente in situazione di disabilità (fisica o psichica) o non più indipendente? Avete mai corso il rischio di perdere il lavoro per esservi occupati totalmente di un vostro genitore anziano, non più autonomo?
Dal 2004 è entrata in vigore l’amministrazione di sostegno: un istituto giuridico a supporto e protezione di persone non in grado di badare a se stessi e ai propri interessi, che garantisce la tutela dei loro diritti.
Chi è l’amministratore di sostegno?
L'amministratore di sostegno è una persona (solitamente parente della persona beneficiaria) nominata tramite un provvedimento emesso dal giudice tutelare che ha il compito di garantire i diritti di coloro che, per effetto di una fragilità, infermità o menomazione fisica e psichica, si trovino nell'impossibilità, anche parziale o temporanea (anziani, disabili, alcolisti, tossicodipendenti, persone affette da disturbi psichici, giocatori d'azzardo patologico, malati terminali), di provvedere ai propri interessi.
La figura dell’amministratore di sostegno ha il compito di assistere le persone in situazioni di incapacità svolgendo per esse una serie di attività giuridiche (ad es. rapporti con le banche con gli enti previdenziali) o prendendo per esse decisioni anche delicate (ad es. consenso per i trattamenti sanitari, attività diagnostica invasiva), tutelandone gli interessi sia nelle attività ordinarie che in quelle extraordinarie.
Per avviare la procedura di nomina ad amministratore di sostegno è necessario presentare ricorso al giudice tutelare competente per territorio mediante scrittura privata. Entro 60 giorni dalla data di presentazione dell’istanza il giudice tutelare provvede ad esaminare e vagliare tutte le certificazioni cliniche allegate alla domanda e successivamente a nominare la figura in questione. I parenti del beneficiario dovranno essere avvertiti, e se non ci saranno contestazioni il giudice nominerà la persona più idonea al ruolo.
L'amministratore di sostegno consente a ogni persona di essere partecipe e protagonista della propria vita di avere pari dignità e pari opportunità intervenendo su aspetti di carattere sia personale sia patrimoniale; a garanzia di ciò, obbligo dell’amministratore sarà quello di presentare periodicamente in cancelleria un rendiconto della sua attività di amministrazione delle economie del beneficiario.
Avvocato Marica Pesci
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